Prove d’attore: Claudia Donadoni al suo esordio come scrittrice al te con l’autore

Sarà una novità, quella di domenica 29 ottobre alle 16, quando al caffè Lucioni di Castiglione Olona l’associazione Borgo antico propone, per la giornata de Il te con l’autore, Claudia Donadoni, esordisce, con il suo primo racconto lungo, “Forse”, editato da Macchione.

“È un onore per noi dell’associazione ospitare Claudia Donadoni, in una delle prime uscite in pubblico con questa storia che si collega alla sua professione di attrice utilizzando un nuovo binario di comunicazione, Che è il racconto ma assomiglia molto al teatro da cui Claudia proviene e dove continua a mietere i suoi successi.”

La Long story è una raccolta di racconti che vengono uniti dalle due protagoniste, Titì e sua madre, che si trovano a vivere nuovamente insieme dopo anni di lontananza. Tra loro nasce un dialogo rimandato ed evitato a lungo ma necessario per risolvere, o, almeno, tentare di farlo, conflitti sopiti dal tempo. Ma il tempo ha modificato la reciproca conoscenza: ha modificato il sentimento che le lega. E, a complicare la situazione, il virus che costringe a convivere e che miete vittime.

Altri protagonisti della storia diventano un’amica di gioventù, un infermiere, un giardiniere. Saranno loro, assieme ad altre fighe ad arricchire la narrazione. Il percorso prende il via dal turbamento, all’angoscia provocata dal virus fiuno allo scioglimento nel segno della speranza.

Claudia Donadoni è attrice, autrice e regista che da tempo, ormai, si dedica alla narrazione teatrale raccontando il tema del femminile e della violenza di genere. Si è diplomata all’accademia di arte drammatica Paolo Grassi di Milano ed è laureata in scienza della comunicazione. Da tempo, sta approfondendo  figura femminile con “Figlie di Barbablù” per arrivare a “Stria” che ha come protagonista una giovane vittima della caccia alle streghe nel territorio lombardo. Con questo monologo ha ottenuto successi in Italia ed all’estero, approdando a festival In scena di New York. Tra le altre sue opere, “Maddalena” e “Il sussurro di Zoe”. Dove pone attenzione alla difficile figura della donna evangelica ed al rapporto tra la donna e la natura.